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PROGETTO: "MOLDAVI IN ITALIA".

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MOLDOVENI IN ITALIA. III editie.

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Ghid pentru orientarea şi integrarea socială a moldovenilor în Italia. Acest Ghid poate fi descarcat aici:http://issuu.com/tatiananogailic/docs/guida_2014_assomoldave

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sabato 18 dicembre 2010

Decreto flussi 2010: il Governo autorizza 86.080 nuovi ingressi e 12.000 conversioni.

Le domande potranno essere trasmesse in via telematica in tre distinti click day a partire dal 31° giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, prevista a fine dicembre.

Il decreto flussi che permetterà ai datori di lavoro di assumere nuovi lavoratori stranieri dall’estero (almeno formalmente tali) è stato firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri ed è in attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale prevista a fine dicembre.
Le quote autorizzate sono complessivamente 98.080 e sono ripartite come di seguito:
52.080 quote sono riservate ai lavoratori immigrati appartenenti ai seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di collaborazione in materia migratoria:
4.500  albanesi, 1.000  algerini, 2.400 del Bangladesh, 8.000 egiziani, 4.000 filippini, 2.000 ghanesi, 4.500 marocchini, 5.200 moldavi, 1.500 nigeriani, 1.000 pakistani, 2.000 senegalesi, 80 somali, 3.500 dello Sri Lanka, 4.000 tunisini, 1.800 indiani, 1.800 peruviani, 1.800 ucraini, 1.000 del Niger, 1.000 del Gambia, 1.000 di altri Paesi non appartenenti all’Unione europea che concludono accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi di ingresso e delle procedure di riammissione.
I datori di lavoro che intendono presentare richiesta di nulla osta all’assunzione  dei riservatari potranno inserire le domande on line sul sito del Ministero dell’interno a partire dalle ore 8,00 del trentunesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto nella GU.
30.000 quote sono previste in favore di lavoratori stranieri addetti ai servizi domestici ed alla cura delle persone (colf e badanti) appartenenti a Paesi diversi da quelli indicati nel punto precedente (per esemplificare, le badanti ucraine o moldave non rientrano in questa quota, ma in quella riservataria).
I datori di lavoro che intendono presentare richiesta di nulla osta all’assunzione  di colf e badanti potranno inserire le domande on line nel sito del Ministero dell’interno a partire dalle ore 8,00 del trentatreesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto nella GU.
4.000 ingressi sono riservati agli stranieri che hanno completato programmi di formazione e di istruzione nei Paesi di origine ai sensi dell’art. 23 del TULI.
500 ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale o di lavoro autonomo sono riservati a lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile, che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
I datori di lavoro o i lavoratori di origine italiana che intendono presentare richiesta di nulla osta  potranno inserire le domande on line nel sito del Ministero dell’interno a partire dalle ore 8,00 del trentaquattresimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto nella GU.
11500 quote sono previste per autorizzare  le conversioni in  permesso  di soggiorno per lavoro subordinato di 3.000 permessi di soggiorno per studio, 3.000 permessi di soggiorno per tirocinio e/o formazione, 4.000 permessi di soggiorno per lavoro stagionale, 1.000 permessi di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo rilasciati a cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
500 quote sono infine previste per la conversione in  permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Tutte le domande di conversione potranno essere inoltrate on line a partire dalle ore 8,00 del trentaquattresimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto nella GU.
http://www.immigrazioneoggi.it/
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Nasce il Progetto A.R.C.O.baleno promosso dall’Unar per le donne immigrate.

L’iniziativa punta a realizzare un sistema innovativo di orientamento, accoglienza e sostegno al lavoro per le donne immigrate.
Un sistema innovativo di orientamento, accoglienza e sostegno al lavoro ed all’autoimprenditorialità per le donne immigrate. È questo l’obiettivo del progetto A.R.C.O.baleno, finanziato dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’iniziativa, presentata nei giorni scorsi, ha tra gli obiettivi quello di formare un gruppo in grado di costituire un’impresa di “Tutor d’integrazione” che faccia da mediatore per le esigenze di collocazione delle donne immigrate: una tutor che ne sappia riconoscere le competenze specifiche, orientarle verso una professione più idonea, creare un ponte con le famiglie che hanno bisogno di personale qualificato, fornire una formazione di base ed un orientamento verso servizi del territorio, nonché supportarle nella eventuale costituzione di microimprese
Per informazioni: obiettivo.arcobaleno@gmail.com.
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Chiude il 31 dicembre il call center del Viminale per le domande di cittadinanza. Informazioni solo on-line.
 
Lo stato d’avanzamento della procedura di concessione rimane consultabile on line nella sezione “Cittadinanza” del portale del Ministero dell’interno.
Termina il 31 dicembre 2010 il servizio di call center realizzato dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno allo scopo di fornire informazioni sulle procedure per ottenere la cittadinanza italiana e sullo stato delle singole domande.
Da tale data, l’avanzamento dei procedimenti relativi alle diverse domande è consultabile esclusivamente on line nella sezione “Cittadinanza” del sito internet nel Ministero dell’interno. Al servizio si accede cliccando sul link “Consulta la tua pratica” e registrandosi con dati anagrafici e un indirizzo di posta elettronica. Per consultare la banca dati sulle pratiche basta, a questo punto, inserire il codice assegnato alla propria domanda. 
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Caritas Roma: 500 mila gli immigrati nel Lazio, seconda regione per presenze straniere. Roma rimane la Capitale dell’immigrazione.
Presentato il settimo Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Monsignor Feroci: “preoccupato per il clima relazionale che sta cambiando”.

Il Lazio, con 497.940 residenti stranieri, resta fra le regioni più interessate dall’immigrazione (secondo solo alla Lombardia). Vi risiede l’11,8% dell’immigrazione nazionale e la presenza è cresciuta del 10,6% rispetto al 2008 (aumento medio nazionale +8,8%). Il numero complessivo di cittadini stranieri regolari può essere, però, stimato pari a 565.900, 67.960 persone in più rispetto ai residenti registrati dall’Istat.
È quanto emerge dal settimo Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni, pubblicazione presentata ieri a Roma e promossa dalla Caritas diocesana di Roma in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e la Provincia di Roma.
Nel rapporto si riscontra la tendenza ad una redistribuzione delle presenze nella provincia di Roma verso le altre laziali. Se attualmente Roma polarizza l’81,5% dell’immigrazione regionale, nel 2000 la quota era del 90,6%. Nel frattempo è cresciuto il protagonismo delle province minori: a Latina risiedono 34.306 stranieri (+11,0% rispetto al 2008), a Viterbo 26.253 (+10,1%), a Frosinone 20.823 (+8,8%) e a Rieti 10.901 (+10,0%).
Quanto alle provenienze, anche quello laziale da policentrico sta diventando un modello “satellitare”, al cui centro si colloca la collettività romena, che incide per oltre un terzo sul totale delle presenze (36% nel Lazio, con punte del 45% nelle province di Latina e di Viterbo, a fronte del 21% registrato nella media italiana). Più in generale, i primi cinque gruppi nazionali di residenti stranieri – romeni, filippini, polacchi, albanesi e ucraini – rappresentano da soli il 54,7% della popolazione straniera residente in regione. L’incidenza dei minori sulla popolazione straniera è del 17,4%, quella dei nati in Italia dell’11,1%, ma i minori raggiungono il 21,3% dei residenti stranieri a Frosinone, il 20% a Latina, il 19,7% a Viterbo e il 19% a Rieti. È indubbia la rilevanza della seconda generazione. In regione vi sono 55.452 residenti stranieri nati in Italia (a livello nazionale 572.720), l’11,1% degli stranieri iscritti all’anagrafe.
Secondo il direttore della Caritas romana, monsignor Enrico Feroci, “anche in questa fase di crisi economica si aggiungono annualmente alla popolazione romana migliaia e migliaia di stranieri tra nuovi nati, famiglie che si ricongiungono e nuovi lavoratori che arrivano dall’estero”. Per il sacerdote però, non mancano alcuni aspetti preoccupanti, primo tra tutti “il clima relazionale che è cambiato, nel senso di una maggiore chiusura agli immigrati. Questo avviene proprio quando di loro c’è più bisogno, ed i dati economici lo dimostrano”.
Il Rapporto on-line.

 http://www.immigrazioneoggi.it/